Contado Veniglio

La Storia

Contado Veniglio nasce nel 2002 grazie all’intraprendenza e alla passione del chirurgo Ezio Maria Nicodemi, di suo padre Dario, stimato medico, e della sorella Alessandra. Una famiglia di creativi il cui estro ha radici lontane. Origina, infatti, da un ramo Nicodemo di fine Cinquecento, un casato di abati, maestri scultori, illuminati dottori e ceramisti (Il nonno del titolare, Ezio Nicodemi, non a caso è stato maestro ceramista).

La giovane cantina abruzzese, forte dei vigneti di proprietà e di un terroir unico (tra le colline del teramano, a pochi minuti dal mare Adriatico), ha puntato da subito su una produzione di alta qualità. “Avevo capito – dice Nicodemi – che un buon vino si può fare ovunque, ma un grande vino no. Per realizzarlo serve una grande vigna”. Da questo assunto è iniziata la sua avventura. Il primo passo è stato coinvolgere il noto enologo de Battè, grazie alla cui consulenza sono prodotti tutti i vini del Contado Veniglio.

Quindi, la scelta dei migliori agronomi sul mercato che hanno ottimizzato la gestione dei terreni e delle antiche viti, impiantate nel 1969 con tecniche all’avanguardia per l’epoca. Un lavoro quotidiano che Nicodemi segue in prima persona: è lui che da quindici anni gestisce direttamente i vigneti, prima affidati alla cura esterna. Il risultato finale? Un prodotto basato sul Montepulciano d’Abruzzo, un vitigno autoctono dalle cui uve si ricava uno dei più grandi rossi italiani. Un vino di carattere che riflette una scelta di coraggio e al tempo stesso di umiltà, espressione di grande attenzione alla qualità.